ITALIA ANTIPRO – Million Marijuana March, Fuma Parei, Canapisa – Reportage 2015

Roma,Pisa, Torino. Tre città cardine per un’Italia che lenta pare cader in un assopimento degno di una dittatura . Tre realtà in cui l’antiproibizionismo nel maggio 2015 (inteso come punto di partenza) è divenuto necessario: per ottenere libertà sociali, occorre anzitutto un’emancipazione mentale, indipendente da morali, regole e dettami, unita dal concetto di sereno vivere comunitario. 
Il team di Underground Cannabis ha viaggiato per le manifestazioni antipro più importanti della Penisola e vi regala alcuni scatti e commenti esclusivi. 
Condensate di seguito la Milion Marijuana March della capitale, la piemontese Fuma Parei, e Canapisa alla sua quindicesima edizione.

MMM, Roma 9 maggio: Sotto molti aspetti ha deluso la manifestazione romana, che nella sua presentazione conteneva un ossimoro, dal momento che è stata una marcia statica, non itinerante e immobile – a quanto pare tutto a causa di uno stop (forse strategico) da parte del comune. All’ex mattatoio, Testaccio, comandavano i pusher di birra e di erba di bassa qualità; vent’euro al grammo e non si discute. Camorra, dicevano i dj al microfono, che per qualche mezz’ora hanno spento la musica in segno di protesta contro il duopolio stato mafia. Di dibattiti neanche l’ombra – qualche banchetto decente (vedi FreeWeed), ma perlopiù confusione scaturita dai 6 soundsystem (3 reggae 3 electro goa) posti nello stesso piazzale e da venditori di cibo piuttosto disonesti. Moltissima gente, ma pareva un grande mercato: è triste dirlo regnava il concetto di business e i ragazzi sbavavano dietro ai rappresentanti più giovani della mafia italiana e poi ballavano contenti e convinti d’essere alternativamente validi. In altre parole, è stata una manifestazione poco matura, che ha dato ragione a molti cliché riguardanti i fumatori d’Italia, poco informati sulla cultura che avvolge il mondo della cannabis.

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Fuma Parei, Torino, 16 maggio Il comitato unitario piemontese per la legalizzazione della cannabis, in corrispondenza all’occupazione del Giancarlo dei Murazzi, ha indetto la prima edizione della Fuma Parei –  marcia torinese dal messaggio chiaro e forte: coltivazione libera e libertà per chi fuma cannabis – basta persecuzioni. I partecipanti sono stati esigui (due migliaia forse) rispetto alla quantità di fumatori torinesi, che si è nascosta in casa o è troppo pigra per informarsi sul fatto che qualcun altro sta rischiando il culo per tutti. Fighetti, hippy e hipster non c’erano, i più caldi sì: da piazza Vittorio a Piazza Castello, carrelli della spesa muniti di casse subwoofer, cori e clown Army hanno regalato ottimismo al grigiore primaverile di Torino, dando inizio a una nuova stagione di lotte e proteste antiproibizioniste. Di certo una manifestazione positiva in grado di concretizzare pensieri e culture sempre più radicate in città. 2015-05-16 16.37.25 2015-05-16 16.52.17 2015-05-16 16.56.31 2015-05-16 15.58.48
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Canapisa, Pisa, 23 maggio Viva la Toscana, parevano gridare i cinquemila manifestanti  in fila dietro ai carri addobbati a carnevale. Bong giganti, joints giganti, cime giganti e foglie a sette punte decoravano i carri senza smentire  la quindicesima edizione di Canapisa. Positive vibrations, nel comune di novantamila abitanti – rastamen ovunque, underground palesato  e soprattutto sorrisi e tante chiacchiere. Chiunque fosse sensibile alla causa ogni maggio dovrebbe  farsi un giro in piazza dei Miracoli, per sentire musica reggae in lontananza e notare la nube di fumo che si leva e si spande per la città. L’osservatorio antiproibizionista pisano resiste e continua a stupire. Ecco le foto del nostro corrispondente.


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